Invertebrati

 

Stomatodpode (Hemisquilla californiensis)

Gli stomatopodi (conosciuti anche come “canocchie”), sono crostacei marini bentonici di cui si conoscono circa 350 specie, che variano in dimensioni da 2 a 30 cm. La maggior parte si trova in acque poco profonde, tropicali o subtropicali, e vive in fessure o crepe, tra i detriti, o in tane che costruiscono nella sabbia o nel fango.

I Mantis Shrimps sono predatori aggressivi che si nutrono principalmente di pesci, granchi, lumache e gamberi. I loro occhi sono peduncolati e mobili, fornendo un’eccellente vista.

Gli stomatopodi si dividono in due gruppi per i diversi metodi di caccia che utilizzano: i “lanceisti” e gli “schiacciatori”. I lanceisti usano appendici affilate per infilzare e/o affettare la loro preda. Le loro appendici rapaci hanno degli aculei che vengono utilizzati per catturare e pugnalare la preda, di solito pesci ignari. Gli schicciatori, invece, usano una grande appendice simile a una clava per schiacciare prede con gusci o esoscheletri duri, come lumache e granchi.

I colpi predatori degli stomatopodi sono rapidissimi. Nella canocchia pavone, Odontodactylus scyllarus, che usa un’appendice simile a un martello per spaccare i gusci delle sue prede, i colpi sono noti per raggiungere una velocità massima di 23 m/s. Come risultato di questo movimento veloce e schiacciante, si formano delle bolle che poi collassano immediatamente (cavitazione), un processo che produce calore, luce e suono.

La canocchia californiana, Hemisquilla californiensis, produce suoni facendo vibrare il suo carapace, come l’aragosta americana. I rumori a bassa frequenza della canocchia sono di circa 167 Hz e durano circa 0,2 s. Anche se ogni animale produce il suo suono distinto, gli scienziati hanno registrato più individui in una zona che producono rumori allo stesso tempo. L’attività acustica è anche elevata durante l’alba e il tramonto, un momento in cui gli animali si nutrono o fanno la guardia alle loro tane.

 

Aragosta (Palinurus Charlestoni)


Le aragoste sono invertebrati marini che si trovano in tutto il mondo. Queste aragoste (che a differenza degli astici NON hanno chele) appartengono alla famiglia Palinuridae e sono caratterizzate dalle due lunghe antenne.
Le aragoste, a volte, migrano in gruppi molto grandi in lunghe file di animali sul fondo del mare. Queste file possono essere lunghe più di 50 esemplari. Le aragoste navigano usando l’odore e il sapore delle sostanze naturali nell’acqua che cambiano in diverse parti dell’oceano. È stato recentemente scoperto che le aragoste possono anche navigare rilevando il campo magnetico terrestre.

Altri artropodi sono in grado di generare suoni strofinando insieme due parti dure del loro esoscheletro, mentre le aragoste impiegano una tecnica leggermente diversa: questi animali strofinano un pezzo di tessuto morbido chiamato plettro contro una lima liscia e rigida che si trova vicino al loro occhio. Il plettro sfrega contro la lima e produce un suono raspante. Questa tecnica assomiglia ad un arco che si muove sulle corde di un violino. Il suono prodotto è probabilmente usato per proteggersi dai predatori. Non facendo affidamento su un esoscheletro duro per produrre suoni, le aragoste sono in grado di proteggersi anche quando sono più vulnerabili, dopo la muta.

 

Riccio (Evechinus chloroticus)

Ci sono circa 700 specie di ricci di mare. Questi animali sono un tipo di echinoderma che si trova comunemente nelle praterie di alghe, nelle coste rocciose e nelle barriere coralline. I ricci di mare tipicamente vanno da 6 a 12 cm di diametro, anche se la specie più grande di riccio (il riccio rosso, Strongylocentrotus franciscanus) può raggiungere un diametro di oltre 18 cm. I ricci hanno un corpo approssimativamente sferico coperto da un esoscheletro rigido che consiste in numerose piastre di carbonato di calcio. Il corpo è coperto da spine, che sono lunghe e in alcune specie taglienti e sono usate per proteggere gli animali dai predatori. In oltre il corpo del riccio è ricoperto da centinaia di piccoli piedi tubolari adesivi, utilizzati per la locomozione e il trasporto del cibo.

La parte inferiore del corpo del riccio di mare è chiamata “superficie orale”, perché contiene la bocca. La bocca della maggior parte dei ricci è composta da una complessa struttura triangolare in cinque parti in carbonato di calcio (chiamata lanterna di Aristotele) con grandi denti e una parte carnosa simile ad una lingua. Anche se i ricci di mare sono principalmente erbivori  possono anche nutrirsi di cetrioli di mare, cozze, vermi, spugne e stelle di mare morbide.

I ricci di mare che brucano producono suoni subacquei che contribuiscono al paesaggio sonoro sottomarino. Il guscio calcificato del riccio di mare agisce come un risonatore. Questa risonanza causa la produzione di suoni che variano in frequenza da 800 Hz-28kHz.
I livelli sonori ambientali nelle acque costiere tendono ad aumentare immediatamente prima dell’alba e dopo il tramonto durante il “coro dell’alba” e della sera. Il coro serale dei ricci è caratteristico e può essere un’importante fonte acustica di informazioni sull’habitat per altri organismi marini che ascoltano questo suono.